
La Cripta - Cattedrale di Salerno - la doppia statua di San Matteo fu realizzata da Michelangelo Naccherino nel 1606.
Nel 1544, secondo la tradizione, il Santo Patrono salvò Salerno dalla distruzione, costringendo alla fuga i pirati Saraceni capeggiati da Ariadeno Barbarossa. In segno di riconoscenza lo stemma della città venne impreziosito con la figura di San Matteo, che con la mano sinistra regge il Vangelo e con la destra benedice.

Il luogo più sacro della città di #Salerno è senza dubbio nella maestosa #CriptadelDuomo dove ancora oggi sono conservate e venerate le reliquie di #SanMatteo, patrono della città.
La Cripta così com'è oggi, si deve ai lavori eseguiti agli inizi del '600 su progetto degli architetti #DomenicoFontana e del figlio Giulio Cesare che ampliarono e magnificarono quello che fu il primo nucleo della costruzione che risale al lontano 1081, quando vennero deposte lì le reliquie di San Matteo, alla presenza di Roberto il Guiscardo e dell'Arcivescovo Alfano I.
Di particolare bellezza, eleganza e raffinatezza è la volta della Cripta interamente stuccata e affrescata con scene dell’infanzia e della vita pubblica di Gesù ( 1611 ). Essa fu realizzata da Belisario Corenzio, pittore tardo-manierista.
L’abside sinistra è dedicata alle Sante Vergini. Qui erano infatti conservate le reliquie di Marina e Costanza. L’altare in marmi policromi risale al sec. XVIII, con una cornice marmorea che inquadra la tela dipinta da Pacecco De Rosa raffigurante la Madonna delle Grazie e le SS. Trofimena Costanza e Agata.

Facciata esterna e Campanile della Cattedrale di Salerno

